Lunedì mattina. Marzo. Pioggia. Caos sulle strade e ingorghi nella mia mente. Gli anni si infilano nella nostra immobilità come i mezzi a due ruote nel traffico: ci passano attraverso e se ne vanno altrove. Dove pensa di andare tutta questa gente? Si infila in armature troppo pesanti per essere indossate, solo per combattere guerre perse in partenza. Basterebbe poco, basterebbe meno.
I miei pensieri stridono in testa come il gesso su una lavagna ripulita. E quello che provo è l'assurda sensazione di un contemporaneo rumore e silenzio. Ma in questo silenzio non c'è la dovuta pace e in questo rumore non c'è alcuna risposta. Basterebbe poco, basterebbe meno.
Se solo ricercassimo un senso al nostro esistere senza confondere l'obbiettivo col mezzo per raggiungerlo. Sarebbe poco, eppure, sarebbe tutto.