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mercoledì 30 marzo 2016

Albarossa

Risalgo sul mio guscio e salpo che ancora fa notte. Il giorno si nasconde dietro una coltre stracciata di nubi oscure e in fondo, a oriente, appare un'alba rossa. Prendo il largo e col pensiero colgo ogni sfumatura di questa mia nuova giornata, di questo nuovo viaggio, di questa solitudine estrema nella quale mi muovo, in questo mare sovraffollato di inconsapevoli naufraghi.
Non c'è redenzione. Non c'è approdo, ma solo viaggio ad inseguire quell'albarossa, ad inseguire una pace che ci aspetta appena oltre l'orizzonte che si muove con noi e che non possiamo cogliere se non con lo sguardo aperto su questo mare di rosso.



lunedì 21 marzo 2016

Primavera #16

Ho aperto gli occhi su un giorno che è il principe azzurro delle favole. Primavera. Una promessa di sole e sorrisi. Mi basta anche meno. Mi basta un poco di Luce, oggi che il cielo è nascosto dietro a una coperta di lana grigia e umida.
Voglio cancellare queste mille nubi che sovrastano i miei passi e dai cento giorni che mancano alla mia estate, estrarre l'essenza di cinque piccole cose che portino felicità.
Poi tirerò le somme e mi guarderò allo specchio, senza filtri, con la Primavera alle spalle e lo sguardo fisso sull'orizzonte di un'altra promessa, un'altra stagione, un'altra illusione.







sabato 12 marzo 2016

Gemini

Ho lasciato aperte le finestre e le porte ed il vento è entrato. Ha sollevato la polvere e spazzato ogni angolo di ogni mia stanza. Mi ha preso e portato in alto, in luoghi dai quali ho osservato la mia vita compiersi e trovare nella luce più autentica, la sua parte mancante, il suo vero volto: quello che avevo cercato da sempre. 
Ho lasciato le finestre aperte e dalle porte è entrata la Luce che era rimasta per anni nelle pieghe di un quotidiano trascinarsi senza un movente autentico, oscurata dal caos del presunto dovere. 
A cosa è servito correre, riempirsi la vita di bisogni percepiti come irrinunciabili conquiste, saturare le agende di improrogabili scadenze e date decisive, teorizzare percorsi di crescita verso presunte felicità assolute? Certamente non alla Felicità. Forse a dimenticare che ciò che conosciamo come felicità si insinua dentro a pieghe dell'anima che non siamo noi a scoprire, ma che altri, pochissimi altri, aprono in noi. E tutto questo non dipende da quanto saremo socialmente affermati o potenti economicamente. Ciò che ci rende veramente felici e che dà il senso del nostro vivere, non si compra e non si raggiunge salendo scale sociali, ma emancipandoci dai bisogni. Lo si trova capendo che il mio tempo è il tuo, che la mia anima vibra in armonia con la tua anche se siamo fisicamente lontani. Quando apro gli occhi e scorgo la luce del giorno, so che la luce che vediamo è la stessa, perchè siamo entità separate solo per questo incidentale passaggio terreno. Rami di un unico albero. Ma che ovunque tu ti troverai io ci sarò e ovunque io mi troverò tu sarai con me. E basterà il brillare di una scintilla nel buio per accendere la nostra estate.