I Temi

Le Pagine

sabato 31 gennaio 2015

Al centro della scena.

Vento, nuvole basse, strade lucide di pioggia, freddo e poi neve, bianco ed ancora sole, ombre lunghe ed un tramonto tra zaffiro e porpora. La scenografia visuale di questo giorno non avrebbe potuto essere più variegata. Lunga come il filo di seta invisibile che congiunge Roma e il mio angolo emiliano, questa scena è apparsa oggi ai miei occhi, tracciata dalla mano decisa del tempo che ha posto un segno in più sul mio calendario. La mente è stata bombardata da informazioni, la coscienza da sensazioni che si sono intrecciate, accavallate e sommate sottraendo forza al mio saper governare il caos. Una voce soltanto è arrivata e senza nessuna particolare parola ma col suo solo suono mi ha rivelato tutto. Il tutto esiste per fare da scena a noi due, che siamo realtà al centro di un contesto astratto. 

lunedì 26 gennaio 2015

L'Età dell'Oro.

Sorridi e scava in te per cercare l'oro che non vedi, ma che ti dona la speranza e ti permette di restare vivo in una città di morti inconsapevoli. L'oro è in te e attorno a te.
La precarietà dell'essere felice definisce il senso stesso di felicità come una condizione estrema, incostante e fugace. La felicità non si percepisce al presente se non in Amore. Ogni parola deve uscire dai muri che l'anima erige e diventare la sostanza di un'idea, l'espressione di un'emozione, l'incipit di una nuova e quotidiana lettera d'Amore.
La mia età dell'oro è arrivata, grazie alla luce che ho dentro. La mia ricchezza è immateriale ed in essa navigo senza confini. Seguo la luce della mia luna che ritorna al cielo, al mare e alla terra, attraverso il filtro della mia anima ed il crepitare incessante della fiamma riflessa nei miei occhi. 


sabato 24 gennaio 2015

Il Sogno dei Padri


Bastano pochi passi per immergersi in qualcosa che ancora oggi siamo, ma che è temporalmente collocato altrove. Pochi passi lungo una scala, poche parole e si perde il confine del palcoscenico. Lo spettatore è in scena e la scena non è di fronte a lui ma, come nella vita, lo circonda, lo avvolge, a volte lo sovrasta e lo porta oltre, verso qualcosa di nuovo, di inatteso, per quanto sequenziale e conseguenziale. Uno sviluppo, una crescita, qualcosa di irresistibilmente nuovo accende luci nelle vite. Siamo negli anni di inizio 900, e accade qualcosa che ha il meraviglioso fascino della felicità e lascia solo trasparire le insidie di ciò che questa meravigliosa macchina colorata e rumorosa mette in moto e finirà per travolgere gettando un continente intero in un'oscurità pesantissima.

Onorare i padri significa capirne i sogni, le aspirazioni, i successi, le contraddizioni e gli errori per condurre le nostre vite odierne ad un presente meno effimero o quantomeno più consapevole delle dinamiche dei nostri comportamenti sociali. Il conoscere è la luce guida. Discernere è il nostro compito. Bellissimo percepire il fatto che nella storia tutti siamo attori, proprio come ieri sera, chi osserva e chi agisce.


mercoledì 14 gennaio 2015

La parola

Quanto vale una parola? Una parola detta o taciuta può cambiare il senso di un pensiero, di una frase, di un discorso, di una vita intera. Cosa vale una mia parola oggi? Per qualcuno rappresenta un'emozione, per qualcun altro una riconferma, per alcuni è una noia da sopportare, per altri un prezzo da dover pagare. Vorrei che le mie parole fossero luce, conforto, emozione ed esplorazione. Vorrei che questo museo vivente trasferisse la curiosità dell'esistere negli occhi di ciascuno. Vorrei che dalle parole si irradiasse l'arte, come l'emozione dal talento. Vorrei che, dopo un anno di sogni, queste parole disegnassero le nuove stanze che si sono allestite ed oggi costituiscono le sale più affascinanti dello strano museo che mi rappresenta, esattamente con lo stesso rapporto che la parola ha col suo significato. Siamo la rappresentazione di uno spirito, di un'anima, di una sensibilità che non si può replicare e nella sua unicità trova il proprio orizzonte. Un orizzonte di luce.


lunedì 5 gennaio 2015

L'Albero Oltre il Muro

Quello che ruota attorno ai nostri pensieri di solito tende a prendere velocità e, sulla spinta della forza centrifuga del tempo, ad allontanarsi dal nucleo del nostro pensiero. Questo accade sempre tranne quando si tratta di amore o arte. In questi casi ciò che ruota attorno a questi nuclei non cambia velocità ma si stringe sul fulcro del pensiero stesso, facendolo crescere in noi. Non esiste una velocità prestabilita. Ciascuno ne possiede una del tutto personale. 
Questo sentire interiore cresce sempre, se esistono i due elementi portanti dell'esistenza umana, quelli che prescindono da ogni calcolo. Entrambi hanno una forza dirompente ed un potere quasi incontrollabile su chi li possiede e su coloro che possono interagire con essi. Per questo quasi tutte le società organizzate, basate su principi comunque speculativi sulla persona, diretti o indiretti, hanno zavorrato questi due elementi di un carico intollerabile di vincoli morali e pratici. Si ha pudore di esprimere i propri sentimenti come se non fossero la naturale espressione di una forza interiore. Si ha ancora maggior cautela a rivelare la forza delle nostre manifestazioni artistiche, come se non avessero la forza di camminare con le proprie gambe, perché non sorrette dalla spinta di un interesse economico. 
Qualcuno ci deve dire cosa sentire, quando, per chi e come?
Qualcuno ci deve dire ciò che serve o ciò che è inutile?
L'uomo deve emanciparsi da questa zavorra per vivere veramente ed essere un albero che cresce e non diventare, come diceva la canzone, "just another brick in the wall".




giovedì 1 gennaio 2015

Anno Uno

Negli auguri ci metto una luna che mi guarda negli occhi mentre guido sotto di lei a sei gradi sotto zero, in un freddo che sa di cristallo, mentre la sua luce mi illumina il cammino.
Ci siamo: 15 - 50 - 1105. Numerologia per quest'anno uno dell'era della luce e della mia luna.