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sabato 16 gennaio 2016

Duecento

Duecento pagine bianche
accese dalla nostra Luce
invocano
duecento pagine ancora
e ancora duecento
di una pazza felicità
fatta di stelle
inchiostro e parole
che sono sostanza,
colonne maestose
portanti una vita:
la nostra.





giovedì 14 gennaio 2016

Comfort Zone

Le sei del mattino. Freddo. Notte senza luna. Solo Venere palpita luce nell'oscurità dominante. La pelle brucia gelida nell'aria d'inverno, ma non importa: io mi ostino a cercare la stella in cielo che preannunci il mio giorno. Per trovarla debbo tuffarmi fuori dalla mia zona di comfort: la sola via che conosco verso la felicità. Non posso proteggermi dal dolore che indosso sotto l'abito buono, non posso proteggermi dal tempo che dissemina chiodi avanti sul nostro cammino. Posso solo cercare la luce lontano da ciò che è banale, lontano da comodità e abitudini. Posso fare infiniti chilometri per un bagliore di luce che illumini i prossimi passi sulla mia strada e distrugga la narcolessia di un'anima che muore un po' ogni giorno, risucchiata nel vortice del Caos quotidiano. Non serve a nulla nascondersi. Non serve dirsi che domani forse ci sarà il sole e riservare per oggi il riposo nel proprio angolo protetto. Pioverà e farà freddo anche domani, ma solo lo sguardo folle, lo sguardo appassionato di chi ha una Luce dentro saprà superare le intemperie del Caos e restituire il proprio sguardo alla vita. Alla Luce.


Henri Matisse



mercoledì 13 gennaio 2016

Appunti per una vita migliore

Non ho scritto nulla. Prendo solo appunti per una vita migliore. In questa notte apparentemente infinita.



venerdì 8 gennaio 2016

Con la valigia in mano.

Ho perso un amico, ieri sera. Una persona con cui ho condiviso tanti momenti in questi ultimi anni, una persona che mi ha insegnato tanto anche col suo solo comportamento. Un uomo dalle idee lucide, impregnate di lungimiranza e pragmatismo, di idealismo e senso della realtà coniugate con equilibrio. Un uomo dal profondo senso di giustizia e dalla straordinaria capacità di prendersi sul serio senza mai perdere la voglia di sorridere di sé stesso, della realtà alle volte grottesca che ci circonda, delle debolezze umane che tutti possediamo. Un uomo che ha amato la vita e ha vissuto questi ultimi anni insegnandocene l'irripetibile bellezza, che 
Maurizio coniugava l'idealismo di un progetto al senso pratico di cui questo  necessita per la sua realizzazione. Come sempre accade, sono gli aspetti più umani a creare il vuoto in questi momenti. Mi mancano le sue risate, la sua ironia tagliente, il suo raccontarsi sincero. Mi manca la sua capacità capire i momenti.
Le persone importanti con cui intersechiamo le traiettorie ci lasciano qualcosa che portiamo con noi sempre, nel prosieguo della nostra strada. Maurizio per me era una persona importante. Una persona di cui porterò con me sempre qualcosa, anche ora che la vita ci costringe a traiettorie differenti. 
Bisogna saper vivere con la valigia in mano, un grande progetto in tasca ed una passione chiara nel cuore. Grazie davvero di tutto, Maurizio.




In ricordo di Maurizio Paissan

martedì 5 gennaio 2016

Distanza zero

Aspetto ancora. Immerso nella coltre di un silenzio lacerante e profondo, io aspetto. Le nubi si alzeranno e rivedró la Luce lunare riflessa sulle increspature del mare. Il mio mare che si agita in una burrasca muta e costante e non trova pace in nulla che non sia riconducibile alla Luna. La marea risale, dunque, sino a lambire il mio sguardo e lo coglie sperduto a scrutare l'orizzonte, alla ricerca di quel bagliore verde che illumina e conduce al sospirato porto accogliente all'epilogo di un oceano di attesa. I coralli sono fatti con le nostre parole. La trasparenza dell'acqua riflette il mio volto in profondità. Il mio guscio naviga silenzioso e leggero. La rotta è la traccia che unisce le nostre distanze apparenti. Reale distanza: zero.