I Temi

Le Pagine

martedì 28 febbraio 2017

Un ballo in maschera

Scorrono rapide nubi scure che travestono di primavera un cielo freddo di fine inverno e fanno da contrappunto all'aria, che comincia a riempirsi di luce. Non riusciranno, questi cumuli oscuri, ad ingannare il nostro tempo, né a travestire il dolore con le maschere di un carnevale fantasma, che scorre incessante, rumoroso e violento sopra la nostra richiesta di quiete. 
Ci resta da raggiungere una piccola missione impossibile: dissetarci della nostra felicità, che sempre più si asciuga nell'avanzare devastante della siccità umana. Dobbiamo ingannare questa aridità con l'ultimo travestimento di questo ballo in maschera: saremo pioggia e le nostre gocce daranno linfa a terreni lontani, ben oltre il nostro limitato vedere. Saremo pioggia, insieme.



mercoledì 8 febbraio 2017

Souleiado #2

Non aspettate mai che arrivi la ricorrenza o solo un motivo speciale per cogliere l'occasione di confessare ciò che sentite. Fate uscire il sole dalle nubi, mollate le ancore e viaggiate senza contenere ciò che più vi spinge. Prendete il telefono e ditelo. Fate mille chilometri per esserci anche solo un attimo. Non sarà per sempre. Ancora di più: agite, se pensate di fare qualcosa che possa fare il bene di coloro che amate. Perchè il loro bene sarà il vostro, se amate. Non contano le rose rosse ed i cioccolatini, non conta la retorica stucchevole di San Valentino, la freccia di Cupido, i bigliettini prestampati ed i regali, conta far sapere coi propri atti e con proprie parole, che quando alziamo lo sguardo e siamo altrove, abbiamo comunque dentro qualcuno che ci sente, ci osserva e ci spinge. Ciascuno può modellare il proprio messaggio come crede, sta a noi capire l'altro e guardarsi dentro.
E se avete dubbi, sappiate che l'Amore è tale se nel sentire l'altro viene prima di noi, senza annullarci. Altrimenti è altro. Non confondiamo Amore e compagnia, sostegno con passione. 
Cinque minuti di uno sguardo possono irrorare l'anima più di mille frasi fatte e cuoricini. Abbiamo saturato il calendario di date per ricordarci di fare cose che la nostra natura dovrebbe attivare in noi naturalmente, in libertà e coscienza. Buttiamo il calendario e riprendiamoci l'anima senza tempo di chi sente e vive ogni giorno con pienezza. Non sarà per sempre.


venerdì 3 febbraio 2017

Due parole

Bastano due parole a cambiare il colore di una giornata. Due parole soltanto. Semplici, buttate fuori di getto, ma che spostano il piatto della bilancia nelle costellazioni del mio cielo. Basta davvero poco per fare tanto. Basta volerlo, per dare forma compiuta ai pensieri e riempire di senso i palloncini colorati delle nostre giornate, che prima di queste parole erano solo pezzi di plastica chiusi nel baule del tempo. 
Tirale fuori, allora, queste parole, anche se non è festa, non c'è luna, non c'è luce. Anche se queste parole sono comunque l'eco di una cometa che ha tagliato in due il tuo cielo, rendendoti orfano di una parte di te. La mia parte mancante.
Questa cometa è bellezza e malinconia ad un tempo, poichè disegna in cielo la meraviglia di esistere nell'illusione di credere alla nostra felicità. La sola paura che resta è quella di non avere più paure. Di non sentire più nulla. Bastano due parole a cambiare la maschera di una giornata e trasformare una smorfia dolente in sorriso.