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mercoledì 30 marzo 2016

Albarossa

Risalgo sul mio guscio e salpo che ancora fa notte. Il giorno si nasconde dietro una coltre stracciata di nubi oscure e in fondo, a oriente, appare un'alba rossa. Prendo il largo e col pensiero colgo ogni sfumatura di questa mia nuova giornata, di questo nuovo viaggio, di questa solitudine estrema nella quale mi muovo, in questo mare sovraffollato di inconsapevoli naufraghi.
Non c'è redenzione. Non c'è approdo, ma solo viaggio ad inseguire quell'albarossa, ad inseguire una pace che ci aspetta appena oltre l'orizzonte che si muove con noi e che non possiamo cogliere se non con lo sguardo aperto su questo mare di rosso.



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