La luce delle parole conduce fuori da ogni notte, perché ci porta altrove. Non esiste dunque un dentro o un fuori da questo tunnel che è il nostro esistere. Viviamo in questo anfratto temporale che percepiamo come un immenso universo e l'Amore è il miraggio che tradisce lo sguardo, azzerando il nostro senso del tempo. Non c'è un traguardo per questo viaggio, solo il susseguirsi di stazioni assolate e di corridoi inzuppati di pioggia dove ci si consuma per nutrire altri viaggiatori. Siamo seme e terreno ad un tempo. Occorre dunque sorridere per somigliare agli umani? Certamente occorre non piangere per fingersi forti. Abbiamo un privilegio immenso che è quello di vedere attraverso cose e persone ciò che sostiene il peso del mondo. Tuttavia abbiamo un dovere improbo e spesso doloroso, in quanto accompagnato da un grandissimo senso di inadeguatezza, che è quello di essere degni di questo privilegio.
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lunedì 5 settembre 2016
venerdì 2 settembre 2016
Luna
Vacanza.
Un vuoto di quotidianità. Un vuoto. Mancanza. Una notte senza più luna non accende il mio cielo e lascia altrove le stelle. E non accende il mio giorno nemmeno questo sole spento che ubbidisce al dovere di alzarsi, incurante su cosa. La solitudine di questo luogo non si riempie nemmeno con la folla vociante che mi passa accanto. Una foresta di rabbia che brucia nell'indifferenza. All'ultimo stadio le fiamme si estinguono e lasciano solo odore di spento. Lento il ricordo riemerge. Perché dovrei cercare e trovare parole? Forse per salvarmi dalla deriva di un oggi così vuoto di senso? Per sopprimere in me la voglia di altro che esiste, di altro possibile, di altro che solo il caos ha sottratto ai miei occhi?
«Date parole al vostro dolore altrimenti il vostro cuore si spezza».
William Shakespeare, “Macbeth”
giovedì 4 agosto 2016
Viaggiare
Amo viaggiare tra i libri alla ricerca di un colore per la mia giornata. Amo viaggiare tra le parole alla ricerca di un'emozione che mi stupisca. Amo viaggiare con lo sguardo spalancato sul domani, su un progetto possibile, su un futuro che abbia luce e meraviglia. Amo viaggiare nella mente alla ricerca di un'idea che dia dignità al mio esistere. Amo viaggiare nella vita senza chiedere dove, ma cercando sempre di donare me stesso. Amo viaggiare lungo i nastri infiniti di asfalto, trasportato dalla musica che mi accompagna, mi solleva, mi sbatte in aria e mi riprende a terra. Amo viaggiare senza tanto bagaglio, perché gran parte dello spazio è già occupato da tutto ciò di cui non possiamo liberarci: il nostro passato, il nostro vissuto, la nostra memoria, le sette meraviglie che ciascuno nasconde e le cento finestre sull'inferno che ognuno vorrebbe sigillare.
Amo viaggiare, anche se ogni giorno, ogni viaggio, è sempre più duro e difficile, perché sempre più grande è il peso di ciò che debbo portare con me e perché quel peso non lo si può dividere, perché è tutto dentro. Buon viaggio, dunque. Buon viaggio, ancora.
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