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venerdì 17 gennaio 2014

Ritorno da Roma

Ogni volta è una sfumatura diversa. Una striatura sfumata su una nuvola dipinta con un'altra tavolozza di colori. Ogni volta è un dettaglio che cambia, una luce più o meno intensa o definita. È questo passare da una vita all'altra che mi inquieta. Non mi ci abituerò mai. Il tepore romano contrapposto al freddo modenese. Questo perpetuo stato di precarietà che mi fa sentire sempre lontano da qualcosa...  Debbo essere sincero: non mi aspettavo di dover vivere tanto tempo nella capitale. Aggiungo: sognavo di vivere in una capitale, ma era Parigi e non Roma.
Sto imparando ad amare la bellezza crepuscolare romana, il suo fascino così umano perché così simile alle nostre debolezze. Necessito di tempo, spazio e tranquillità, per ogni cosa. Ma Roma ci ha messo poco ad imprimersi nella mia anima. Così, di fatto, ogni volta che ritorno da Roma, non ritorno del tutto.

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