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martedì 10 maggio 2016

Verità.

Alla fine del giorno, dopo aver combattuto e perso contro le sopraffazioni del caos, dopo aver cercato un senso ai miei passi e indagato ogni possibile raggio di luce, giungo alla fine del corridoio, solo. Non importa quanta parte di me sia rimasta nell'abito appena gettato sulla sedia di turno. Non importa quanto tempo sia passato. Non c'è un tempo per la verità. Mi adagio disteso sulle mie paure e non cerco scuse. Chiudo gli occhi e ti vedo. Vedo il tuo sguardo acceso su di me che mi richiama alla vera essenza. Vedo e ti sento dentro di me. Ineluttabile, inconfondibile, incancellabile. Mi arrendo alla verità del mio sentire. Alla pienezza di un vuoto immenso che ogni notte mi accompagna verso rive sconosciute. Alla bellezza di un respiro che riconoscerei ovunque. Al magnetismo scritto nei codici genetici che ci ricongiunge in quello sguardo assoluto. Quello sguardo che ci regala i colori, sfumando il caos nel grigiore del tempo che ci lasciamo alle spalle, lontano da qui. Nella bruciante Verità.






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