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domenica 29 novembre 2015

Il prezzo della felicità

Qual'è il prezzo della felicità? Esiste moneta con cui pagarlo? 
Non è certo il denaro, con quello al massimo si compra un ingrediente della cosiddetta serenità. 
Nemmeno le cose e gli oggetti possono bastare, perchè quelli risolvono dei bisogni contingenti, delle necessità funzionali e tante volte tendono a compensare altri vuoti, spesso non surrogabili. 
Vorrei che bastasse lasciar fluire il tempo per essere felici nell'ignavia del tutto, ma anche le clessidre girano a vuoto, quando l'anima è chiusa e la sabbia finita. 
Così passano gli anni e ti accorgi che ogni istante di felicità è assolutamente gratuito, richiede l'esistenza di entità esterne a te stesso ed in fondo la sola moneta di scambio sei tu. Anche nel momento di solitudine, la felicità non può esistere se non si vive la completezza di un sentire assolutamente in risonanza con ciò che è per noi un riferimento. Maggiore è la sensibilità, tanto più grande è l'insieme di questi riferimenti. E la moneta sei tu, quando dai senza chiedere, quando non fai calcoli e vai, che è la condizione dell'Amore, della vera amicizia e della solidarietà umana. 












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