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venerdì 20 giugno 2014

Labyrinth

Ho conosciuto questi giardini prima ancora di nascere. Erano dentro di me da sempre, eppure le loro mappe restano per me ancora oggi segrete. Queste alte siepi delimitano il sentiero che definisce il percorso dei miei passi e disegnano il labirinto che un giardiniere arcano ha disegnato. Solo dall'alto si vede il disegno. Ma io sono giù, con i piedi per terra. Dall'altezza dei miei occhi non si coglie nient'altro che il verde delle foglie. Su di me il calore della luce del sole o l'umidità della pioggia. Non conosco nulla di ciò che mi circonda, oltre la siepe. Posso solo camminare verso la radura del pozzo, dove ti troverò ad aspettarmi. Mi sdraierò. Sentirò il profumo dell'erba e diverrò un fiore. Con l'aiuto dei tuoi petali disegneremo una trama e diventeremo la mappa di un nuovo giardino, dove i bambini correranno per gioco e che gli innamorati useranno come quinta delle loro emozioni. Sdraiamoci qui, dunque. Adesso. E cominciamo a tracciare il disegno.



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