Le notti bianche trascorse erano cariche di angoscia per una vita che come un aereo in fase di decollo vedeva sempre più vicina la fine della pista e non riusciva ad avere la spinta verso l'alto per raggiungere il cielo. La nostra ê una vita che per essere vissuta in pieno necessita di relazioni umane e di consapevolezza di sé.
Il cielo, in realtà, è sempre stato lì ad un passo da terra, ma per coglierlo non sarebbe bastata tutta la forza di cui disponevo. Serviva una mano tesa ed una luce che mi rendesse chiara la strada. Una luce che trasformasse le notti bianche in un tempo per vivere, amare, crescere e compiersi nel pieno sviluppo delle proprie aspirazioni e con la piena coscienza dei propri limiti.
Voglio per le mie notti bianche un finale diverso, lontanissimo dalle memorie di un sognatore, mi perdoni Fëdor Dostoevskij.
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