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domenica 20 luglio 2014

Le gabbie dell’anima

Quante gabbie invisibili ci contengono? Quante persone hanno consapevolezza della forma e della dimensioni di ciascuna di esse? 
Tante volte queste gabbie ci vengono costruite addosso dagli altri, altre volte siamo noi stessi a fabbricarle, per senso di obbedienza verso un principio etico o culturale che la società in cui viviamo ci impone. Vi sono gabbie di tipo morale, che ci impediscono di fare ciò che vorremmo perché alcune sbarre formano il confine tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. Non ci si dovrebbe comunque dimenticare che queste sbarre sono uomini a costruirle, a loro volta rinchiusi dietro ad altre sbarre fabbricate da altri uomini. 
Diverse sono le gabbie in cui gli altri ci confinano. Il lavoro che svolgiamo, i nostri comportamenti pubblici, le nostre passioni dichiarate ci pongono dietro a sbarre che noi spesso non percepiamo, ma che agli occhi degli altri esistono. Difficile far capire a chi ti osserva che la tua anima non è rinchiusa in quella gabbia in cui lui ti vede, ma che da essa esce ed invade spazi infinitamente più grandi e diversi. Gli uomini nascono liberi e debbono avere la forza di ascoltare la voce delle più profonde vocazioni per sciogliere le sbarre di tutte queste gabbie e cogliere il proprio compimento di nuovo in piena libertà.
Le anime debbono volare libere dai pregiudizi altrui ed affermarsi nella luce della propria verità esistenziale.



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