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venerdì 9 settembre 2016

Il confine

Al riparo nuovamente. Si apre un nuovo vecchio libro trovato martedì sera a Firenze. Il Potomak di Cocteau. Il primo romanzo, scritto circa 100 anni fa. La sua scrittura è viva e visionaria, fresca come se la penna si fosse appena alzata dal foglio. 
C'è qualcosa che unisce alcune anime lontane, una sorta di risonanza che vibra dentro come un richiamo e porta ciascuno al cospetto della parola dell'altro, del proprio insopprimibile riflesso che appare su uno specchio vuoto come un'immagine in dissolvenza. Arriva, sale, appare. Sempre più nitida e definita. Sempre più reale e meno sfumata.
Sento qualcosa in me verso cui tendere. Nella direzione di quella tensione che porta al confine tra arte e follia. Il confine dove vive la parte migliore di noi, quella che sconfigge la paura e il dolore, perché non appartiene alle sterili classificazioni del tempo. Quella della creazione e dell'Amore.


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