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giovedì 13 marzo 2014

Io Resto. Dal capitolo 21. "Il nuovo respiro"

 Il mio sentirmi diverso dagli altri lo avverto solo come la singola pennellata di un colore specifico e particolare nel progetto di una grande tela. Quale sia il soggetto di questa tela e chi sia il pittore a me non è dato sapere, ma adoro esserne parte e farò di tutto affinché la mia traccia non si perda assieme a mille altre esattamente uguali. Perché da vicino tutti siamo unici e diversi, ma ad osservarci da una certa distanza non è più la nostra peculiarità che ci identifica, quanto il nostro contesto complessivo circostante. Nel dettaglio potrò essere una ricurva pennellata di nero, piuttosto che un punto di giallo chiarissimo o due striature di indaco. Ma ad osservarmi prendendo una certa distanza apparirò nel mio vero significato. Sarò l’ala di un corvo sul campo di grano di Auvers, il bagliore della stella polare in un cielo di Giotto, il riflesso di una nube sull’acqua tra le ninfee a Giverny.


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