Pochi passi più in là la musica si fa carne viva nel rosso sangue di The Kiss, sempre Robert Smith con la sua Cura... Quattro minuti di urla di una chitarra che non trova pace sino al grido disperato che sintetizza in poche parole come un rapporto possa nascere da un'attrazione incontrollabile ("So kiss me! Kiss me! Kiss me!"), esplodere e degenerare nel suo opposto...
Ancora qualche passo indietro e ci troviamo al cospetto di una cupa nostalgia di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, per il trionfo del caos sulla ragione, della pornografia sull'amore.
One hundred years, the Hanging Garden, the Figurehead, Cold ed il caos finale di Pornography sono la colonna sonora di questa zona oscura che accompagna i miei giorni, dai diciotto anni ad oggi alla ricerca di un suono che sia intelletto, carne e vita, che colpisca tutti i sensi assieme e regali speranza, al di la del buio. Le ultime parole di Pornography infatti gridano al mondo "I must fight this sickness, find a cure!"
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