Vedo ovunque il volto di una persona che non ama troppo ciò che vede. Vedo un ragazzo troppo lontano dal bello per considerarsi tale. Vedo un giovane senza grazia che deve cercare nel pallore del trucco una maschera originale per rendere degno di attenzione ciò che di bello nasconde dentro. Vedo un adulto consapevole della grande distanza che resta tra ciò che appare e ciò che sente di essere veramente e che nasconde questo disagio cercando di regalare felicità a tutti coloro che lo circondano, indistintamente.
Vedo anche un volto stanco e invecchiato che non chiede ai propri occhi di ridisegnarsi per piacere, ma di chiudersi per iniziare a vedere davvero. In quello specchio interiore vedo gli altri riflessi in me e capisco di essere il caleidoscopio di me stesso nelle mani di chi mi ama davvero, lontano dallo specchio deformante di qualsiasi giudizio.
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