In questo quadro poco definito c'è la luce e c'è la verità. Ci sono gli ostinati tentativi di ubriacarmi in questi elementi di assoluta bellezza, lontanissimi dallo squallore scontato di ogni calcolo speculativo.
Sono infine approdato al giardino pensile di un'esistenza abituata a vivere tra cantine e soffitte. Per anni ho sognato di essere ed infine mi sono risvegliato dal sogno. E ora sono.
Curerò questo giardino sino a farlo fiorire in una primavera costante, lunga quanto le nostre esistenze. Fedele alla parte che questo teatro prevede, non smetterò di scendere in strada a declamare a braccio il poema di questa vita che brucia fotogrammi alla velocità di un sospiro, di uno sguardo, di una parola d'Amore. La sola moneta di scambio per barattare il caos con la felicità.
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