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mercoledì 1 ottobre 2014

Spleen S


Cammino per strade che spesso sembrano luoghi vuoti, fondali senz’anima di una commedia dalla trama indecifrabile. Eppure quelle strade possono risultare vive come la carne che brucia, nel ricordo della vita di ognuno. Ogni strada può raccontare una vita o decretarne la fine. Io da queste strade ci passo. Passo vicino agli alberi e penso a quanto Amore debbo ancora alla vita per essere giusto verso il mio dono di esistere, di amare e di essere amato. E questo dono così inatteso mi regala felicità e luce e speranza di poter essere qualcosa di meglio di quanto denunci lo specchio o la pagina ricolma di appunti e cancellature. Meglio, dunque, ma non per me stesso, soltanto per gli altri. Non si vive mai per sé stessi. Ciò che siamo non ci rende migliori, ma possiamo cambiare, quindi anche migliorare, la vita degli altri. Quella vita che è una strada inerpicata nel vuoto e che nel vuoto ci lascia cadere, come fossimo foglie ad ottobre. Ci vuole coraggio a tenere quelle foglie nel cuore, risalire la stessa strada e gridare che è primavera. Ci vuole coraggio ad esistere. E solo l’Amore regala questo coraggio. L’Amore che ci regalano le nostre foglie cadute. In tutto questo mare di rosso, io sento il coraggio.


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