I Temi

Le Pagine

venerdì 2 maggio 2014

La parola felicità

Penso al senso della parola felicità. Penso a quanto ipocrita sia il mondo in cui vivo. Penso alle miserie umane in cui ci si arrocca, magari in giacca e cravatta (o l'equivalente femminile), nascosti dietro maschere la cui dignità vale nel tempo meno della cartapesta di cui sono fatte. Penso al senso di impotenza in cui ci si può macerare se non si ha l'onestà di guardare dentro sé stessi per trovare la chiave della propria felicità.
La mia felicità è strettamente correlata a ciò che riesco a fare per gli altri, che si tratti di lavoro o vita privata. Mi rendo conto che è un limite alla mia felicità diretta, perché non sempre gli altri sono sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda. Penso al senso di tutto ciò. Penso e dunque sono. Felice comunque di essere ciò che sono e attento a cambiare me stesso per giungere alla meta autentica: la condivisione della felicità. Consapevole che la mia felicità può far male a qualcuno attento solo a sé stesso, ma anche che può servire a chiunque abbia mente e spirito aperti. La mia mano è aperta.



Nessun commento: